Vi sono state molte polemiche da quando si è deciso che la statua della “Fearless Girl” (bambina senza paura) rimarrà davanti al “Charging Bull” (Toro di Wall Street). In attesa di una causa legale che lo scultore del toro, Arturo Di Modica, ha presentato per far rimuovere la Fearless Girl, sembra che il commune di New York permetterà alla statua di rimanere sul posto almeno fino al 2018.
Prima di tutto, un po ‘di storia del “Charging Bull”. La statua del toro è stata realizzata senza commissione da Arturo Di Modica tra il 1987 (il 1° novembre di quell’anno, poi definito “Lunedì Nero”, il mercato azionario subì una grande perdita) e il 1989. Molte persone credono erroneamente che il Charging Bull simboleggi un “bull market”, termine che indica un mercato in forte e sostenuta ripresa. Ma l’intenzione di Di Modica era di rendere il Charging Bull un simbolo della resistenza di New York e dell’America di fronte alle avversità.
Quando la statua è stata completata, Di Modica e 30 suoi amici, con un camion e una gru, hanno posizionato il Charging Bull nel cuore della notte sotto l’albero di Natale di fronte al palazzo della Borsa di New York. Doveva essere un regalo per New York e l’America, con lo scopo di risollevare il morale della gente dopo il crollo del mercato azionario del 1987. Invece di vederlo come un dono, Wall Street lo aveva immediatamente spostato nel Queens, con grande disappunto di molti newyorkesi. La logica di Wall Street era che, per scaramanzia, il toro avrebbe dovuto essere accompagnato da una statua di un orso, a ricordare un “bear market”, termine utilizzato per descrivere il mercato azionario in forte calo. Di Modica insistette sul fatto che la sua statua era intesa ad essere molto più di un’allusione al “bull market” e alla fine raggiunse un accordo con il commissario dei parchi cittadini per far collocare la statua nel più antico parco di New York risalente al 1700, il Bowling Green.
Non esattamente a Wall Street, quindi, ma a pochi isolati di distanza. Nel giorno della festa della donna appena passato vi è stato l’arrivo della statua della “Fearless Girl”, collocata proprio di fronte a quella del toro, rendendolo così sinistro e minaccioso, che NON era affatto la reazione ricercata da Di Modica, specialmente nei confronti delle donne, per non parlare di una bambina.
Mentre il toro è considerato arte pubblica, la “Fearless Girl” è di proprietà privata ed è intesa come messaggio pubblicitario permanente dello State Street Global Advisors. Questo istituto finanziario afferma che l’intenzione della statua, creata da Kristen Visbal, è quella di incoraggiare l’inserimento di più dirigenti femminili di alto livello a Wall Street. L’ironia è che, dei 27 membri della leadership dello State Street Global Advisors solo 5 sono donne.
Molti sostenitori del Charging Bull, me compreso, la vedono come una manovra pubblicitaria della società finanziaria per distogliere l’attenzione dall’aver concluso con il governo un accordo di differimento del procedimento penale, consentendole di sanare le accuse di frode pagando più di 64 milioni di dollari. Ma in definitiva, molti di noi credono che la statua della “Fearless Girl” alteri il vero significato del toro, come simbolo della resistenza di New York di fronte alle avversità. Inoltre, la “Fearless Girl” è una trovata pubblicitaria aziendale realizzata e finanziata per scopi commerciali. Al contrario, l’opera di Di Modica ha un valore artistico non commerciale. Di Modica l’ha creata a proprie spese come primo esempio di “Guerrilla Art”.
Foto: Shannon Stapleton/Reuters
Ciao Frank, sono riuscita a “loggarmi”, grazie per l’invito, e grazie per scrivere in italiano, così riesco a seguire i tuoi post!!!
Molto interessante, non sapevo tutte queste notizie circa la storia di queste due opere!