In un bar di New York, una parete riporta il passaggio di alcuni importanti disegnatori della Golden Age del fumetto americano come Milton Caniff, Mort Walker, Sergio Aragones della rivista Mad, Gil Kane e molti altri. Hanno lasciato in eredità i disegni dei propri personaggi, creando un murale dal valore inestimabile.
Midtown Manhattan. Interno, giorno. Gli avventori del bar Overlook, un minuscolo locale pressato tra i grattacieli di New York, potrebbero essere attratti, con un po’ di nostalgia, da una parete assai curiosa, interamente ricoperta da disegni sbiaditi che ritraggono alcuni personaggi dei fumetti. Non si tratta di schizzi amatoriali, ma è il risultato di un’incredibile collaborazione di artisti avvenuta nel 1976.
È possibile, infatti, riconoscere uno Spider-Man a opera di Gil Kane, creatore di Iron Fist e Lanterna Verde, il soldato Beetle Bailey delle strisce umoristiche di Mort Walker, Dondi, il giovane orfano adottato dai soldati americani nato dalla matita di Irwin Hasen. Poi un autoritratto di Al Jaffee, famoso per il suo lavoro sulla rivista satirica Mad, un Fred Flintstone e molti altri personaggi disegnati direttamente dalla mano dei creatori originali.
Il New York Times ha raccolto la testimonianza di Steve Gold, un cliente del bar, che ha dichiarato: Sono cresciuto con tutto questo. I miei figli hanno circa vent’anni e probabilmente non hanno idea di chi siano questi personaggi. Tutto questo fa parte della mia infanzia.

Eppure, nonostante il prestigio delle firme, questo muro risulta oggi piuttosto trascurato.
Per quanto sia riconosciuto dagli appassionati e studiosi di fumetto come un importante patrimonio culturale, la preziosa parete non sembra ottenere l’attenzione che merita. Il New York Times lo considera addirittura “una vera e propria Cappella Sistina” della nona arte.
Uno dei proprietari del bar Overlook, Mark Evangelista, ha dichiarato di aver tentato in tutti i modi di far conoscere il luogo alle organizzazioni e società nazionali dedicate ai fumetti, ma non ha trovato alcun riscontro. Secondo lui, se più persone lo conoscessero, il locale potrebbe assomigliare all’antico pub irlandese di McSorley. Risalente al 1850, ancora in attività e universalmente riconosciuto come luogo di importanza storica per la città, McSorley è un altro di quei luoghi “sospesi nel tempo” che attira un vasto pubblico di New York.
I clienti abituali, comunque, conoscono bene la storia del bar sulla Quarantaquattresima strada. Tra loro, Ray Hess, di 69 anni, ha dichiarato al New York Times che da giovane frequentava il locale quando si chiamava ancora Costello’s e vide il murale nel suo stato originale. Hess è convinto che quella parete abbia definito un’epoca, in cui scrittori, giornalisti e artisti si riunivano e cambiavano il “gusto del mondo”. Questo muro ne è la testimonianza.
http://www.fantasymagazine.it/28745/la-golden-age-del-fumetto-usa-in-un-bar-di-new-york
Dovrebbero iniziarne il restauro, sarebbe un peccato che andasse perso. Chissà che qualcuno se ne interessi.