Dieci segreti di Washington Square Park.

Forte di dodici milioni di visite all’anno da parte di turisti e residenti, Washington Square Park può vantare numerose cose da vedere e da fare. I Parkies (frequentatori abituali del parco) degni di questo nome già conoscono le cose fondamentali: una volta era un Potter’s Field (lett. “Campo da vasaio”) dove venivano sepolti i poveri e c’è stata un tempo una strada che ha trasportato veicoli attraverso il Parco per almeno 100 anni. Ma il Parco nasconde alcuni segreti che anche il più esperto abitante di Washington Square potrebbe non conoscere, come il suo legame con gli schiavi liberati di New York ed il fatto che sia stato il primo posto dove venne utilizzato in modo pubblico il telegrafo.

È attraversato da un torrente.

Minetta-Creek-1865.jpg

Non proprio un fiume, ma comunque lungo circa 2 miglia, Minetta Creek fu uno dei corsi d’acqua naturali più lunghi di Manhattan. Nel 1797 la terra a est del Minetta Creek fu acquisita dalla città per la costruzione di un Potter’s field (una fossa comune) per le persone senza denaro. Quando il cimitero venne chiuso, nel 1825, la città acquistò la terra a ovest di Minetta ed intraprese un intrepido progetto per deviarlo nel sottosuolo. Minetta Creek è in parte visibile attraverso vari tombini lungo il percorso originario del torrente, che scorre sotto i piedi dei passanti del parco prima di sfociare nell’Hudson.

Questo parco è più verde di quanto si possa pensare.

BKSK-Architects-Washington-Square-Park-House-1.pngIl Parco è ricco di piante verdi, alberi ed erba, ma lo sapevate che l’edificio del Park House è anch’esso “verde”? Costruito dallo studio di architettura BKSK, il Park House, insieme ad altri elementi quali il percorso per cani e le colline erbose per i giochi, è certificato LEED Platinum, il più alto indice di efficienza energetica previsto dal Green Building Council degli Stati Uniti. Sono presenti alcune caratteristiche ecologiche, inclusi pannelli solari, ed il riscaldamento e raffreddamento geotermico, ed è costruito con pietre di provenienza locale e legno di recupero. Queste caratteristiche sono decisamente ‘green‘ per questo luogo di lavoro, che deve anche ospitare servizi d’igiene pubblici, spazi per uffici, magazzini per attrezzature e utensili, ed in particolare le pompe che gestiscono la fontana storica del Parco.

Ospita una delle prime tradizioni di illuminazione di alberi di Manhattan.

Washington-Square-Park-Christmas-Tree.jpg

La Washington Square Association – il più longevo gruppo di quartiere di New York – ha organizzato l’Annuale Holiday Tree Lighting per 93 anni. La prima illuminazione nel Parco risale al 1924 e fu creata ad imitazione della prima illuminazione dell’Albero di Natale Nazionale nel Parco del Presidente a Washington DC, l’anno precedente. L’albero pubblico illuminato si trova vicino all’Arco durante le festività e questa lunga tradizione è quasi più antica della famosa illuminazione dell’albero presso il Rockefeller Center. Il più antico titolo di illuminazione di alberi va però a Madison Square Park, che illumina il suo albero natalizio dal 1912.

Un tempo era terreno agricolo per schiavi liberati.

land-of-the-blacks-map.jpg

Nel 1624 la Compagnia delle Indie Occidentali stabilì un avamposto commerciale all’estremità sud di Manhattan. Per assicurarsi abbastanza cibo per la crescente popolazione dell’insediamento, nel 1642 il direttore di quella che era allora New Amsterdam accordò la libertà ad un certo numero di schiavi africani e concesse loro degli appezzamenti di terra da coltivare, in cambio di una parte del loro raccolto. Alcune della parti di terra si sovrapposero all’area del futuro parco, incluse quelle di Anthony Portuguese e Manuel Trumpeter. Oltre alle colture fornite agli olandesi, che erano principalmente commercianti, non agricoltori, queste concessioni di terra agli ex-schiavi contribuirono a creare una zona cuscinetto tra la colonia e le tribù native Lenape, durante un periodo di guerra. L’area divenne nota come “Terra dei Neri” e in seguito venne chiamata “Piccola Africa”; qui una comunità nera continuò a sviluppare e crescere nel XX secolo. I contadini neri liberi, in seguito, persero il diritto di possedere la terra sotto il dominio inglese, e la loro proprietà fu incorporata in grandi latifondi posseduti da proprietari terrieri Inglesi.

Garibaldi siede su alcuni segreti.

40508_1_1970-04_Relocation-of-the-Garibaldi-monument-in-Washington-Square-Park-glass-vessel-Italian-newspaper-found.jpg

La statua di Giuseppe Garibaldi si trova nel parco sin dalla sua inaugurazione nel 1888. Originariamente collocata dal Comitato per il Monumento di Garibaldi, la statua è stata creata dallo scultore Giovanni Turini, il quale era stato un membro volontario del quarto reggimento di Garibaldi, durante la guerra italo-austriaca nel 1866. La statua è stata rimossa tre volte da quando venne per la prima volta posizionata nel parco, più recentemente durante l’ultima ristrutturazione. Dopo aver spostato la statua, durante una ristrutturazione del 1970, venne ritrovata una capsula del tempo nascosta sotto la base. Conteneva documenti, giornali, e messaggi risalenti ai primi anni del ‘900. I ritagli includevano resoconti della morte di Garibaldi, la storia dell’organizzazione che posizionò la statua unitamente ad informazioni riguardanti la dedica originale del monumento.

La prima dimostrazione pubblica del telegrafo è avvenuta proprio a Washington Square.

NYU-Building-1850.jpg

Nel 1838 Samuel Morse stava lavorando come professore di Letteratura, Arti e Design presso l’Università della città di New York, oggi conosciuta come NYU. Il 24 gennaio Morse fece correre un filo di rame lungo un miglio dalla finestra del suo laboratorio al 22 di Washington Square, giù nel parco, attorno ad un albero e di nuovo attraverso la finestra. Trasmise un messaggio che diceva: Attention! The Universe! By Kingdom’s Right Wheel! ed in soli pochi secondi, superò tutte le altre forme di comunicazione del tempo. Questa frase suggerisce che quel momento venne considerato come l’inizio di una nuova era.

La ricerca del marmo.

Tuckahoe-Marble-Quarry.jpgL’Arco di Washington Square fu originariamente costruito con il marmo di Tuckahoe proveniente da una cava nella vicina Tuckahoe nello stato di New York, ma la cava venne chiusa negli anni ’30, molto prima del restauro del monumento più importante del parco nel 2003. Fortunatamente il team di restauro trovò il marmo necessario in un deposito di materiali recuperati durante la ricostruzione della strada statale Taconic nel 2002. Il marmo dell’autostrada è stato riproposto per le riparazioni dell’Arco. Durante i due anni di ristrutturazione dell’Arco, per un costo di tre milioni di dollari, le rosette distintive del monumento si dimostrarono bisognose di restauri. Quarantacinque delle rosette su novantacinque furono sostituite con quelle realizzate in pietra di alta qualità, progettate per assomigliare alle copie in marmo di Tuckahoe degli originali.

L’angelo dell’Arco.

Washington-Square-Arch-underneath.jpg

Fiori e cioccolata possono sembrano un bel gesto romantico, ma certo non è abbastanza quando siete William Rhinelander Stewart e Stanford White, ovvero i creatori dell’iconico Arco di Washington Square. Questi due uomini chiesero allo scultore Frederick MacMonnies di modellare i volti di due angeli a somiglianza di quelli delle loro rispettive mogli. Gli Angeli vennero lavorati da due dei migliori scultori del XX secolo, MacMonnies ed il suo maestro, Augustus Saint-Gaudens. Tuttavia dopo vari tentativi, non si ottenne molta somiglianza con le donne nell’opera definitiva.

L’arte pubblica dell’Arco ha una storia.

Carole-Teller-GVSHP-12.jpg

L’audace, celeberrimo ed influente artista ed attivista Cinese Ai Weiwei ha utilizzato l’Arco come location per una delle sue imponenti sculture della mostra cittadina, “Good Fences Make Good Neighbors.” (Le buone recinzioni fanno buoni vicini.) La scultura di Weiwei, che invitava ad un dialogo sui diritti umani attraverso la lente di una crisi migratoria, non ha rappresentato il primo utilizzo dell’arco come “tela d’artista”. Nel 1980, Francis Hines, un artista del West Village, avvolse l’Arco in 8.000 strisce di garza di poliestere, creando così una fasciatura del monumento “ferito”. Il progetto era stato sponsorizzato dalla New York University al fine di raccogliere fondi per aiutare a ripristinare l’arco e altre zone del parco.

L’attuale Park House non è l’unico edificio ad essere stato costruito qui.

Washington-Square-music-stand.jpg

Il Park House sarà anche l’unico edificio a trovarsi nel Parco oggi, ma altri edifici hanno arricchito questo spazio sin dal 1700. Alcuni degli edifici più antichi, che si trovavano in quello che sarebbe diventato il parco, erano la casa ed i fabbricati annessi di Thomas Ludlow, un commerciante benestante di New York. Costruite nel 1789 in quello che è oggi l’angolo nord occidentale, la casa ed i restanti edifici venivano probabilmente utilizzati da Ludlow come residenza estiva. Nel 1797 la fossa comune si spostò sul lato est di Minetta Creek ed una casa del custode fu costruita nell’angolo nord-est del parco dove egli era autorizzato a vivere se lo desiderava. Questi edifici sono stati poi demoliti dopo che la città acquisì il terreno di Ludlow per annetterlo alla fossa comune, che venne infine riempita e trasformata in una piazza d’armi nel 1826. L’aspetto del parco è cambiato molto da allora, comprendendo anche un padiglione musicale ed un rifugio della polizia durante la sua lunghissima storia come parco di New York.